Agarthi – La città dei morti di Giuseppe Borrelli

“Agarthi – La città dei morti” di Giuseppe Borrelli è un’opera che si colloca perfettamente nell’ambito dei misteri e delle tenebre, inserendosi nella collana NotteNera. Il romanzo offre diversi livelli di occulto e horror, esplorando temi come la scomparsa di anziani, bambini uccisi, indagini, ritorsioni e presenze demoniache, delineando l’eterna lotta tra bene e male.

La narrazione si apre con Corrado, un personaggio che si ritrova a riflettere su un caso misterioso e intricato. Corrado, un ex pugile con una carriera di successo alle spalle, si confronta con la realtà di non riuscire a risolvere il caso che ha davanti, nonostante la sua fama di intuito e capacità investigativa. I dettagli del caso sono riportati nei rapporti dei Carabinieri e in varie fonti giornalistiche, suggerendo un mistero profondo e complesso.

Il libro segue anche la storia di Enzo, un ragazzo di tredici anni che si trova in una situazione pericolosa e misteriosa nella città vecchia, un luogo che lo ha sempre spaventato con le sue case abbandonate e l’atmosfera tenebrosa. Enzo, insieme ai suoi amici, è coinvolto in una spedizione per trovare un campo di marijuana, un’avventura che si trasforma in un viaggio attraverso la paura e l’oscurità.

Un altro personaggio centrale è Giada, una giovane donna che interagisce con Corrado, creando una dinamica interessante. Corrado, benché attratto da Giada, cerca di mantenere un atteggiamento professionale, nascondendo forse i suoi veri sentimenti. Il contesto sociale del romanzo è delineato attraverso le loro interazioni, con riferimenti alla vita moderna, la moda degli agriturismi e l’escapismo offerto da luoghi come la discoteca La Caverna.

Il romanzo, quindi, è un’opera complessa che intreccia diversi filoni narrativi – l’investigazione, l’orrore soprannaturale e le dinamiche sociali e personali – in una trama avvincente che esplora profondamente i confini tra il reale e l’occulto, il bene e il male, e la lotta interna degli individui.