Incontro con GINO TOMASINI che presenta il libro Pericoloso sporgersi Storie di treni, stazioni, sguardi (Di Leandro & Partners)
Interviene la giornalista Cinzia Inguanta
L’evento è organizzato in ottemperanza alle disposizioni vigenti ai fini del contenimento della diffusione del contagio del virus COVID-19.
Il treno cancella uno dopo l’altro paesi e stazioni. Sembra il ritornello di una canzone, invece è una delle tante intime verità raccolte in questo racconto.
Il protagonista è un pendolare da anni e in queste pagine dense di ricordi racconta di incontri tra vagoni, binari e stazioni. Al centro ci sono i valori delle generazioni del passato tramandati ai figli, c’è il tema del dolore che passa feroce attraverso la morte dei genitori. Ci sono i boschi e i monti della Valcamonica popolati da uomini di montagna, all’apparenza rudi, ma con il cuore grande, che abitano luoghi costruiti da una fatica ancestrale in cui non esistono case senza orto. Ancora c’è il diventare adulti, quando si scriveva con la penna e non più con la matita, nel passaggio dall’asilo alle scuole elementari. L’unico rammarico dell’autore? Non aver detto al padre che se quella biro ha segnato per sempre il percorso della sua vita, il merito è stato anche un po’ suo. In questo racconto il treno diventa la metafora del viaggio di una vita intera nella quale a volte quando si scende, si prova a telefonare a chi non c’è più, ma forse per questo tipo di dialogo non servirà più il telefono ma solo il linguaggio del cuore.